"Kalonji" è una parola in lingua hindi molto usata per indicare i semi della Nigella sativa, una pianta nativa di tutta l'area che va dal Nordafrica, attraverso il Medio Oriente, fino all'India. Spesso in inglese si utilizza anche il nome "black onion seeds", cioè "semi di cipolla neri", mentre dalla cucina bengalese si è diffuso il termine "black cumin" che però in realtà non è corretto perché genera confusione con il vero cumino nero, che è un'altra pianta.
I semi di Nigella vengono usati da centinaia di anni nella medicina tradizionale indiana come antiasmatici, e hanno anche proprietà antistaminiche e diuretiche. L'olio che ne viene ricavato è sempre stato utile contro le dermatiti, e di recente è stata confermata anche da studi la sua efficacia nel trattamento di allergie come la rinite, asma ed eczemi.
In cucina questi piccoli semi neri ("Nigella" deriva dal latino "niger") vengono utilizzati come spezia aromatica, per esempio nella preparazione di liquori, per caramelle di zucchero, per dolci e biscotti tipici mediorientali.
Il sapore del Kalonji è amaro e pungente, con un leggero profumo di fragola.
In India si trova di frequente in pani tradizionali con vari impasti, per esempio le focacce Naan, e come guarnizione di insalate di verdure.
Prodotto in India e confezionato in Inghilterra.
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